martedì 19 febbraio 2013

Cronachette condominiali e "iellare" la nonnetta per un reddito minimo garantito.


Qualche giorno fa, ascoltando il telegiornale regionale, ho avuto un sussulto e mi sono concentrata per ascoltare meglio l'intervista che il giornalista stava facendo ad un rappresentate del gruppo consiliare dell'Italia dei Valori del Friuli Venezia Giulia, il quale illustrava una proposta di legge per dare un "assegno minimo di protezione sociale". Ho pensato, ancora?! Ancora un tentativo di dare un sostegno economico alle persone che ne hanno bisogno e che già il nome, più complesso e lungo del già noto "reddito di cittadinanza", ne lascia intravvedere le complicanze. Chiarisco subito che sono convinta della necessità di un intervento a sostegno di tutti coloro che si trovano in difficoltà, ma sono molto critica rispetto a questi tentativi che, tra l'altro, si rivolgono sempre ai "soliti noti", nel senso di persone già note ai servizi sociali dei comuni, perché è a loro che si rivolgono i meno abbienti. Perciò mi domando quando qualcuno si preoccuperà delle nuove povertà, anzi dei nuovi poveri, quelli che magari hanno prodotto un reddito l'anno scorso ed oggi sono disoccupati, quelli esclusi dai servizi sociali perché hanno una casa di proprietà, oppure perché la madre o il padre sono ancora vivi, e ancora, quelli esclusi dal mercato del lavoro perché hanno superato i quarant'anni ma non ne hanno ancora ottanta, quelli che non hanno una invalidità tale da poter rientrare nel collocamento obbligatorio, ma sono abbastanza disabili da non potersi inserire nella competizione per l'inserimento lavorativo, ovvero, quelli che il sistema non inserisce nei meccanismi di protezione e diritto. E penso anche agli  esodati, alle partite iva ad intermittenza, ai precari, etc.
Leggendo il comunicato dal sito dell' IDV, è evidente che anche per questo gruppo politico la famiglia è un pezzo del welfare, proprio come sento dire con orgoglio da certi politici nazionali, mi viene in mente Casini dell'Udc, Lupi del Pdl ed altri. Se questo progetto"rappresenta una evoluzione moderna", mi sa che in questo paese sarà impossibile che qualcuno organizzi un vero sistema sociale che consideri le persone come individui con il diritto ad essere indipendenti. 
Sempre nel comunicato si legge di un accordo che il destinatario dell'assegno dovrà sottoscrivere con il cento per l'impiego, ma il disoccupato, nel momento in cui si rivolge al centro per l'impiego, firma già un "accordo" che, se non ricordo male, fa riferimento alla Legge 180/2001, quella che dice di disponibilità al lavoro e a quella che definisce lo stato di disoccupazione.  Il centro per l'impiego ha già l'obbligo di "accompagnare" il disoccupato verso l'accesso al lavoro, il fatto che non sempre lo faccia è un altro problema e andrebbe affrontato seriamente, visto che c'è voluta una crisi economica mondiale perché qualche politico dicesse degli alti costi dei centri per l'impiego. Insomma, pare che la proposta dell'Idv tenda ad aumentare la già abbondante e costosa burocrazia dei centri per l'impiego e metta i cittadini in una situazione pressante e piena di obblighi e controlli. Tra l'altro vorrei scrivere di fiducia, ma "vado di fretta". Per chiudere, l'Idv chiede al cittadino la restituzione di quanto ricevuto, ovviamente non appena avrà trovato una collocazione stabile. Mi domando se chi ha proposto questo progetto ha ben chiara la situazione sociale, economica e lavorativa, perché è abbastanza evidente ai più che il lavoro non c'é, che le aziende chiudono, i cittadini hanno debiti, etc. 
La mia impressione è che la dignità di una persona si tuteli con più coraggio da parte dei politici e delle istituzioni. E, se la famiglia è parte integrante del sistema welfare, la speranza è l'altra inevitabile componente della nostra cultura e allora, se la speranza è l'ultima a morire, si può sempre "iellare" la nonnetta e ambire all' eredità.


Il sito dell'Idv: http://gruppoidv.fvg.it/
Reddito di cittadinanza in FVG: http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2007/06/09/news/reddito-garantito-di-300-euro-al-mese-1.3693
Altra descrizione di Reddito minimo garantito e di salario minimo garantito: http://www.lastampa.it/2013/01/10/blogs/lavori-in-corso/le-due-versioni-del-reddito-minimo-garantito-europeo-una-contro-la-disoccupazione-l-altra-contro-la-poverta-M1BjxCK30snhlDiDMC4SJM/pagina.html
Riferimento di legge per la disoccupazione: http://www.provincia.udine.it/lavoro/cittadini/Documents/D_P_REG_0227-2006.pdf 

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